Crescita personale: 5 errori da non fare e il vero segreto del cambiamento

Quando vogliamo intraprendere un percorso di crescita personale dobbiamo stare attenti a non commettere alcuni errori. Il desiderio di migliorare alcuni aspetti della nostra vita – per esempio la produttività, la fiducia in noi stessi, le abitudini – può andare a sbattere contro alcuni ostacoli che è bene imparare a identificare fin da subito.

Questo è l’ultimo articolo (almeno per ora) per la rubrica dedicata alla crescita personale. In questi mesi ho parlato di motivazione, concentrazione, assertività. Abbiamo visto alcune strategie per imparare a vivere il presente, a non procrastinare, a evitare il perfezionismo. Abbiamo affrontato il tema dei talenti e di come (e perchè) uscire dalla nostra zona di comfort.

Può succedere che ci facciamo abbagliare dalla possibilità di cambiare, di superare i nostri limiti, di migliorare la nostra vita sul lavoro e fuori, e di ritrovarci però poco dopo delusi e abbattuti perché qualcosa non ha funzionato. Dove abbiamo sbagliato?

A me è capitato spesso di partire in quarta cercando di ottenere da me stessa questo e quello e di ritrovarmi poco dopo al capolinea davanti a un bruciante fallimento. A forza di sbagliare mi sono convinta che ci siano cinque errori tipici nei quali è facile incorrere quando si cerca la strada per un miglioramento personale. Da quando ho identificato questi errori e ho imparato a non cascarci più direi che le cose sono decisamente migliorate!

crescita personale

Crescita personale: i 5 errori da non fare

Ecco quali sono.

      1. Ti aspetti un cambiamento lineare
        Il miglioramento non è mai una strada diritta. È relativamente facile definire un obiettivo, immaginare il modo di raggiungerlo, e muovere i primi passi. Fino qui può sembrare che tutto proceda come da manuale.Ma il cambiamento è difficile. Succede di fare un passo avanti e due indietro, di prendere la strada più lunga e tortuosa, di perdersi del bosco. Bisogna sapere accettare alti e bassi, e perfino battute di arresto.
      2. Cerchi la perfezione
        Stai cercando di cambiare, e questo è già difficile. Ti sei pure messo in testa di essere perfetto? La perfezione non esiste, e ricercarla in tutto quello che fai produce solo due risultati: immobilismo e insoddisfazione.Invece di puntare alla perfezione, scegli l’eccellenza. L’eccellenza si raggiunge con la pratica, e per fare pratica bisogna agire: produrre risultati altamente imperfetti e migliorarsi strada facendo.
      3. Vuoi cambiare tutto assieme
        La capacità della nostra immaginazione di pensare in grande è senza limite. Da un giorno all’altro pensi di volere migliorare produttività, relazioni, gestione dello stress, organizzazione sul lavoro e in casa. Cambiare quattro o cinque abitudini tra oggi e domani.Mettere troppa carne al fuoco è il modo migliore per fallire su tutti i fronti.

        Curarla, innaffiarla come fosse una piantina. Occuparsi solo di questo. E darsi tempo.

      4. Non ti conosci abbastanza bene
        Certo, hai passato tutta la vita in tua compagnia: chi altri ti conosce meglio di te? Giusto. Se non fosse che noi esseri umani siamo maestri nel celare a noi stessi le verità più scomode. Abbiamo tutti delle zone d’ombra. Difetti grandi e piccoli, paure, emozioni negative ricorrenti, limiti, debolezze.Raggiungere una grande chiarezza riguardo ciò che sei, nel bene e nel male, ti serve per capire fino a dove puoi arrivare; dove stanno i problemi e le difficoltà, dove invece puoi andare liscio. Senza consapevolezza i piani che facciamo sono destinati a fallire.
      5. Ti arrendi troppo presto
        Dicevo poco fa che il percorso non è lineare, la strada non è dritta, e può capitare di avere la sensazione di non fare passi avanti.Quando i risultati non arrivano la tentazione di lasciare perdere è molto forte. È proprio quando subentrano noia, sfiducia, rassegnazione, che bisogna stringere i denti. Non sto dicendo che si debba insistere all’infinito. Può essere che prima o poi verrà il momento di gettare la spugna. Ma arrendersi alle prime difficoltà non ha senso, perché sarebbe come pensare che le difficoltà possano non esserci, e invece ci sono sempre.

Il cambiamento è difficile, si diceva. Difficile ma non impossibile. C’è un piccolo segreto del cambiamento che ho imparato sulla mia pelle dopo anni di errori. Un concetto forse difficile da capire ma fondamentale per imboccare la strada giusta.

Non puoi cambiare se prima non accetti le cose così come stanno.

Capisco che possa sembrare contro intuitivo, ma credimi, è proprio così che funziona.

Cercare di cambiare se stessi – o la situazione in cui siamo – a partire da una posizione di rifiuto della realtà, non funziona mai. Bisogna prima lavorare sull’accettazione e sulla gratitudine per ciò che già è. Amare e apprezzare il presente, anche quando ci sembra scomodo, fastidioso, insoddisfacente. Solo così si può costruire una posizione di forza, un terreno solido, le fondamenta per costruire il cambiamento che desideri.

L’accettazione è la prima cosa. Tu vai già bene così come sei: cambiare è un modo per stare meglio, per vivere più in linea con i tuoi valori, per raggiungere le cose che desideri… ma non deve diventare un’aggressione verso te stesso.

Carl Rogers, che è stato uno psicologo molto importante, diceva questo: “Il paradosso curioso è che quando cominci ad accettare te stesso per come sei, diventi anche capace di cambiare”

Buon viaggio 😉

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Marina Innorta

Marina Innorta

Di formazione sociologa, di professione curiosa a 360 gradi. Impiegata per necessità, blogger per passione. Conosco la fatica della routine, ma anche il guizzo della creatività e la gioia della condivisione. Il mio blog si chiama My Way e scrivo di psicologia positiva, meditazione, crescita personale … e altre cose buone per la mente.

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