Per arrivare a ricoprire il ruolo di PM affidabile all’interno di una società, è necessario acquisire delle competenze che solo l’esperienza di project management sul campo ti permette di conoscere. Insieme ad Alessandro Marinoni, manager della nostra area IT, parleremo di alcuni aspetti legati alla sua figura professionale, e concluderemo con alcuni consigli per chi vuole intraprendere questa carriera.
Alessandro ha anche conseguito con successo la certificazione ITIL® Foundation, che rappresenta un traguardo importante nella carriera di un project manager: immagino tu sia d’accordo con me nel dire che conoscere le migliori strategie e le linee guida per una migliore gestione dei servizi IT offerti, che allo stesso tempo permettano un’ottimizzazione dei corsi interni, sia l’obiettivo di ogni azienda di settore.
Partendo proprio da questo presupposto, insieme a Eugenio Fava abbiamo parlato di ITIL Foundation Edizione 2011, il corso di formazione professionale che consente ai responsabili del reparto IT di un’azienda, di affrontare con una solida preparazione l’esame di certificazione.
Esperienza di project management
Ottenere la certificazione, però, non è l’unico step da affrontare per poter lavorare in questo settore. Si tratta di un riconoscimento ambito e di conseguenza molto importante ma altrettanto fondamentale è l’esperienza e l’approccio alle dinamiche di lavoro.
Un po’ i concetti che sono emersi dopo aver scambiato due chiacchiere con Alessandro…
Da quanto tempo ricopri questo ruolo e che cosa ti ha fatto scegliere questa professione?
Sono project manager in ITCore Business Group da circa 3 anni.
Non ho scelto completamente da solo questa professione ma è un po’ l’estensione delle mansione che ho svolto negli anni precedenti. Perché quando vai da un cliente e hai in mano le diverse attività tecniche con i relativi task da portare a termine, se hai una certa predisposizione il gioco è fatto
Sul blog abbiamo parlato delle caratteristiche che dovrebbe avere un project manager di successo: sia a livello caratteriale che professionale, ci sono dei limiti da superare?
Devi riuscire a incastrare tutto, altrimenti quando ti trovi in dirittura d’arrivo iniziano ad emergere delle problematiche.
C’è bisogno di estrema organizzazione, di un ottima capacità di scandire il tempo e moltissimo ordine.
Caratterialmente, invece, dalla mia esperienza posso dirti che vuole pazienza.
Quando sei a capo di un progetto ti trovi a gestire le esigenze del cliente da un lato, e il tuo collaboratore dall’altro che sta lavorando sul campo, luogo in cui la pressione fisica e psicologica è molto alta. Quello da fare in caso di criticità è tranquillizzare il collaboratore e non influire sul livello di stress presente, anzi semmai cercare di diminuirlo.
Tutto dipende molto dal progetto in questione, comunque.
Quali sono i tuoi consigli per chi è all’inizio di questa carriera?
Innanzitutto è importante conoscere l’ambito del progetto e sapere bene quello si fa concretamente.
Dopodiché è utile frequentare un corso ITIL, che ti permette di acquisire un metodo, e leggere molti manuali per apprendere le migliori modalità da far tue.
Con manuali, non intendo quelli prettamente accademici poiché sono spesso asettici o comunque poco ancorati alla realtà concreta di un progetto. Bisogna cercare di andare oltre e leggere qualcosa di specifico sul project management. Questo perché come abbiamo visto, sul campo ci sono da considerare le variabili umane, e non solo la teoria!
Formazione costante e una buona dose di umanità sono le componenti vincenti per diventare un project manager in grado di interfacciarsi con il proprio gruppo di lavoro, senza perdere di vista gli obiettivi finali.
È necessario conoscere bene il progetto e tutte le fasi intermedie per garantirsi un’ottima collaborazione e riuscita: sei pronto per calarti in questa professione?
Se hai qualche dubbio o se leggendo l’intervista ti sono sorte alcune domande, non esitare a lasciarci un commento: Alessandro Marinoni risponderà a tutte le tue richieste!
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