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Chiedi, e ti sarà dato. Come imparare a essere assertivi.

L’assertività è un comportamento chiave per avere buone relazioni sul lavoro (e non solo). Una delle caratteristiche della persona assertiva è la capacità di chiedere. Se non impariamo a chiedere, e a farlo nel modo più corretto, è molto difficile ottenere ciò di cui abbiamo bisogno.

Negli anni ottanta circolava lo spot pubblicitario di un profumo maschile con lo slogan: “per l’uomo che non deve chiedere mai.
Una frase a effetto, che è entrata nell’immaginario collettivo perché rappresenta un desiderio ben radicato in molti di noi: quello di potere ottenere ciò che desideriamo senza nemmeno il bisogno di chiedere.

Sarebbe bello se il cameriere ci desse sempre il tavolo migliore al ristorante, e se il nostro capo ci assegnasse proprio il progetto che ci piace, o se il nostro partner capisse al volo quando abbiamo bisogno una dose extra di attenzione…

A volte, pur senza rendercene conto, ci comportiamo come se gli altri dovessero avere la sfera di cristallo e indovinare quello che ci passa per la testa. La realtà però è ben diversa. Le persone che ci circondano hanno altro a cui pensare e di certo non stanno lì a cercare di indovinare cosa ci serve. Spesso succede che se non otteniamo ciò che vogliamo, non è perché gli altri non vogliono darcelo, ma perché… non l’abbiamo nemmeno chiesto.

Ma perché per certe persone chiedere è così difficile? I motivi possono essere vari: timidezza, pigrizia, paura del giudizio degli altri. Chiedere ci espone a due rischi:

  • che ci venga risposto di no (paura del rifiuto)
  • che l’altra persona ci veda vulnerabili

In entrambi i casi il punto è sempre l’immagine che abbiamo di noi stessi. Vogliamo essere dei supereroi, che non hanno mai bisogno di niente e che non accettano un no come risposta?
O siamo esseri umani capaci di esporre i nostri bisogni e forti abbastanza da incassare qualche rifiuto?

Prima ancora di applicare le strategie per imparare a chiedere, è d’obbligo una riflessione sul perché ci costa fatica.
Il rischio è di essere influenzati da un falso mito: quello della persona forte, completamente autosufficiente, che non ha mai bisogno di aiuto o di collaborazione.

Le persone davvero forti, al contrario, sono proprio quelle capaci di chiedere: perché non hanno paura del rifiuto, sanno comunicare con chiarezza i loro bisogni, sanno trattare qualora si riveli necessario.
Insomma sbarazziamoci il prima possibile dell’ideale dell’uomo che non deve chiedere mai, perché è proprio questo mito che rischia di farci rimanere a bocca asciutta.

L’assertività: come imparare a chiedere

Barbara Berckhan un’esperta di comunicazione interpersonale, nel libro «Piccolo manuale per non farsi mettere i piedi in testa» ha dedicato molto spazio proprio a questo tema: perché è importante imparare a chiedere, e come possiamo diventare bravi a farlo.

«Finché tacete», dice Barbara Berckhan «nessuno capisce di cosa avete bisogno».

Chiedere è una delle abilità tipiche di quel comportamento che gli psicologi definiscono assertivo. Un comportamento cioè «che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui».

Senza un comportamento assertivo anche la persona più in gamba del mondo rischia di non vedere riconosciuti i propri meriti e le proprie capacità.

La Berckhan parla del dramma delle persone competenti: persone intelligenti, capaci, che sul lavoro danno il massimo… Ma che non chiedono mai niente perché si aspettano che qualcuno riconosca il loro valore. Cosa che molto spesso non accade.

Se ti ritrovi nel tipo di persona che fa fatica a chiedere puoi prendere consapevolezza di questo tratto del tuo carattere e cominciare a poco a poco ad allenare la tua capacità di chiedere. Ecco come puoi fare.

  • Comincia con le situazioni più facili: per esempio chiedi un tavolo migliore al ristorante o lo sconto in un negozio. Fallo più spesso che puoi, in modo che diventi per te sempre più naturale. Così ti sarà più facile anche quando dovrai affrontare situazioni più importanti.
  • Non dare troppe spiegazioni. Se hai dei buoni motivi per avanzare la tua richiesta ovviamente falli presente, ma non ti dilungare. Troppe spiegazioni possono essere scambiate per giustificazioni. Bastano poche parole precise per motivare la tua richiesta, ma senza esagerare.
  • Non cercare di apparire troppo bisognoso: nel momento in cui avanziamo una richiesta è possibile che ci venga istintivo farci più piccoli, o fare troppi salamelecchi, il tutto per fare sentire l’altro più forte e importante e indurlo così ad aiutarci. È una strategia controproducente perché comunica questo: io sono debole, puoi fare con me quello che vuoi.
  • Cerca di essere diretto: esprimi in modo chiaro quello che vuoi. Spesso siamo portati ad avanzare generiche lamentele, sbuffare, sbattere gli occhi, nella speranza che gli altri capiscano il nostro bisogno e ci vengano incontro. Ma questo crea un sacco di incomprensioni e fraintendimenti. Molto meglio essere diretti.

La richieste però è bene che non si trasformino in pretese: l’altra persona è sempre libera di rispondere con un no. Imparare a chiedere non significa infatti che gli altri ci diranno sempre di sì. L’assertività non deve trasformarsi in arroganza o prevaricazione.
Chiedere è un primo passo: si va dall’altra persona e in modo chiaro, diretto e senza fronzoli si avanza la nostra richiesta.

Se otteniamo un sì, siamo a cavallo.
Se otteniamo un no, si apre un altro capitolo: quello della trattativa. Perché l’altro ci sta dicendo di no? Si tratta di difficoltà che possono essere risolte? Possiamo modificare in qualche modo la nostra richiesta iniziale per renderla accettabile? È il caso di insistere o meglio ritirarsi e poi tornare alla carica in un secondo momento?

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Photo Credits Freepik

Molte situazioni, anche quelle più difficili, possono essere risolte con successo se si apre uno spiraglio di comunicazione e di trattativa.

Ma per arrivarci c’è sempre il primo passo da fare: lasciare andare la paura di esporsi e cominciare a chiedere quello di cui abbiamo bisogno.

Marina Innorta

Marina Innorta

Di formazione sociologa, di professione curiosa a 360 gradi. Impiegata per necessità, blogger per passione. Conosco la fatica della routine, ma anche il guizzo della creatività e la gioia della condivisione. Il mio blog si chiama My Way e scrivo di psicologia positiva, meditazione, crescita personale … e altre cose buone per la mente.

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